lunedì 24 settembre 2007

"ABBIAMO DIGIUNATO PER DIALOGARE"


Ecco le testimonianze di Gennaro e Saverio, i digiunatori di oggi.
(Martedì mattina alle 9 spazio informativo sul digiuno a staffetta sulle onde di Controradio)

Stamane ho digiunato, insieme a Saverio, e ho sostato con lui davanti a Palazzo Vecchio. Anche a me danno fastidio i lavavetri. Tante cose mi danno fastidio, ma più di tutte l'ingiustizia sociale. Pertanto, al posto di chi ci amministra, mi preoccuperei prima di offrire ai lavavetri un'attività alternativa.
E solo allora me la sentirei di ripulire le strade dalla loro fastidiosa e a volte persino pericolosa presenza. Prima di allora, pazienza e un centesimino al lavavetri sull'incrocio. Meglio un lavavetri al lavoro che un affamato alla ricerca di un modo qualsiasi per sbarcare il lunario.

Gennaro

L’esperienza del digiuno, anche solo per un giorno, è un’esperienza totalizzante: ti costringe a confrontarti per 24 ore sul problema. Lo sciopero della fame a staffetta è anche un’esperienza collettiva, specie nel nostro caso, dove abbiamo deciso di passare parte del tempo del digiuno davanti la porta di Palazzo Vecchio indossando dei cartelloni che manifestassero il nostro pensiero e la nostra azione; questo ci sta dando l’opportunità di un confronto diretto con le persone, riuscendo spesso a instaurare un dialogo e un confronto, esattamente ciò che manca nel provvedimento di cui chiediamo il ritiro: manca in esso il dialogo, manca l’opportunità di una scelta “altra”; l'ordinanza della giunta Domenici considera efficaci solamente multe e carcere, finendo per criminalizzare le persone solo perché in situazione di indigenza.

L’invito che mi permetto di rivolgere a tutt* è quello di trovare le forze per continuare la staffetta del digiuno fino alla data stabilita del 17 ottobre e mai perdere l’entusiasmo e la gioiosa volontà di continuare a costruire un mondo di tutti e non di pochi.
Un abbraccio!

Saverio

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