venerdì 21 settembre 2007

IL PRETE DIGIUNANTE E L'ASSESSORE SCERIFFO


A parte la vicenda dell'espulsione da Palazzo Vecchio, la 'perla' della prima giornata del digiuno a staffetta, è stato l'incontro in piazza fra Alessandro Santoro e Graziano Cioni. E' stato proprio l'assessore a salutare per primo e ad avvicinarsi ad Alessandro, debitamente abbigliato con i noti cartelloni anti ordinanza.


La discussione si è protratta per alcuni minuti, con l'assessore intento a spiegare le sue ragioni ed Alessandro che ha subito messo in discussione il metodo seguito: "Perché non si è cercato di preparare bene l'eventuale intervento, ascoltando tutti, a cominciare dai lavavetri stessi?" Cioni ha replicato sciorinando dati ("618 telefonate di protesta in Comune") e la necessità d'intervenire subito. Ha anche sostenuto di non avere affatto agito per cercare consenso, ma nell'ambito di un "pacchetto" d'interventi, a cominciare da maggiori controlli - da parte dei vigili urbani - sugli eccessi di velocità, col risultato di arrivare a numerosi sequestri di patente. Ha detto di non avere preventivato il clamore suscitato dall'ordinanza.


Alessandro ha replicato ricordando le numerose emergenze sociali cittadine e la necessità di affrontarle senza chiamare in causa il codice penale. Istruttiva la chiusura del faccia a faccia. Cioni ha chiesto provocatoriamente: "Prendiamo l'ultimo degli ultimi, uno che vive sotto i ponti. Mettiamo che rubi la pensione a una vecchina, che non ha altre risorse per arrivare a fine mese. Tu da che parte stai?" Risposta di Alessandro: "Dalla parte di tutti e due".
Su Radio radicale le interviste a Santoro, Cioni e altri.

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