mercoledì 26 settembre 2007

VITTORIO AGNOLETTO CI SCRIVE: 'I COLLEGHI STRANIERI ERANO INCREDULI'

Non capita tutti i giorni di vedere un “uomo sandwich” nelle aule e nei corridoi del Parlamento Europeo…Molti miei colleghi si sono avvicinati, incuriositi dal cartello e dagli adesivi che indossavo, soprattutto per capire le motivazioni della protesta. I parlamentari non italiani, una volta raccontato il contenuto dell’ordinanza fiorentina, si sono dimostrati increduli soprattutto rispetto al colore politico della giunta che ha emanato il provvedimento: «Ma com’è possibile – mi hanno chiesto – che un sindaco di centro sinistra si sia scagliato contro i più deboli? Sei sicuro che l’amministrazione comunale non abbia cambiato schieramento?».

Superato l’equivoco (francamente difficile da digerire e da spiegare, per un esponente della sinistra) con i colleghi eurodeputati, sono stato fermato da un gruppo di studenti italiani in visita all’emiciclo di Strasburgo. Alcuni dei ragazzi hanno espresso grande solidarietà nei confronti dell’iniziativa, ed in particolare una ragazza ha chiesto cosa sia possibile fare contro questa aberrazione oltre a digiunare. Ma altri suoi compagni scuotevano la testa in segno di disapprovazione; purtroppo i tempi parlamentari non mi hanno permesso di approfondire con loro una discussione.

Poco dopo, al termine di un voto in aula, mi si sono avvicinati alcuni parlamentari italiani. Che non solo contestano l’ordinanza di Domenici, ma che mi hanno detto di voler partecipare in prima persona al digiuno. Ho fatto proseliti!

Scherzi a parte, ringrazio i promotori del digiuno a staffetta per aver organizzato la manifestazione e avermi dato l' opportunita' di rendere evidente anche in Europa il dissenso verso una decisione segno di profonda intolleranza.

Vittorio Agnoletto

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