lunedì 24 settembre 2007

UN MESSAGGIO AL CONSIGLIO COMUNALE


Oggi orario inconsueto per il nostro 'assedio' al palazzo: si e' cominciato alle 10 per andare avanti fino alle 16, in modo da intercettare l'ingresso dei consiglieri impegnati della seduta odierna del consiglio comunale. I digiuntanti di oggi sono Saverio Tommasi e Gennaro Guida. Fra i primi inquilini del palazzo a incrociare gli scioperanti, i consiglieri del Prc Pap Diaw e Leonardo Pieri, poi Ornella De Zordo e Gregorio Malavolti (Sd), tutti entrati in Palazzo Vecchio con largo anticipo rispetto all'orario di avvio della seduta (le 15). Si e' fermato e ha stretto la mano ai due digiuntanti anche Matteo Renzi, presidente della Provincia.

Una cittadina ha avviato una piccola discussione, sostenendo che bisogna occuparsi prima degli italiani e poi degli stranieri (in verita' ha aggiunto una serie di colorite espressione che evitiamo di riportare). Gennaro Guida, iscritto ai Verdi ma ora attivo nel Cantiere, il gruppo (promosso da Oliviero Beha, Elio Veltri, Pancho Pardi) che si propone di creare una 'lista civica' nazionale, spiega cosi' la sua adesione al digiuno: "Ho aderito perche' rispondo, come posso, a tutte le richieste di solidarieta', da qualunque parte provengano. Ritengo che questa ordinanza sia discriminante, politicamente poco intelligente e quindi da contrastare con tutti gli strumenti disponibili in democrazia".

Ruggero lo scorso 3 settembre era in piazza della Liberta', armato di spugna e spazzolone, a lavare vetri ai semafori, durante l'azione di protesta organizzata a caldo. Quel giorno c'era anche Saverio Tommasi, attore e regista, protagonista sabato scorso della performance 'La ballata del lavavetro', scritta da Domenico Guarino. Saverio e' uno dei promotori del digiuno a staffetta: "All'inizio, a dire il vero, io avevo proposto uno sciopero della fame collettivo, da portare avanti fino alla cena elettorale organizzata da Graziano Cioni. Poi e' spuntata l'idea del digiuno a staffetta, ed eccoci qui".

Per Saverio il punto chiave e' l'informazione: "Il teatro serve a comunicare, a rendere partecipi e a responsabilizzare le persone. Sabato abbiamo fatto una prova di teatro popolare, cioe' per il popolo, quindi per tutti. Oggi siamo qui per comunicare sia con gli inquilini del palazzo, a cominciare dai consiglieri comunali, sia con i cittadini comuni".

Spesso si avvicinano persone contrarie alla protesta. Che effetto ti fa? "Mi procura una malinconia di fondo, ma mi fa anche capire che e' importante andare avanti. La maggior parte delle persone manca di una consapevolezza critica rispetto a questa ordinanza, perche' tutti si fermano alla prima versione offerta dai media. Noi siamo qui per dare un'altra informazione".
E del resto non manca chi ringrazia per aver reso visibile un altro punto di vista, una 'lettura' diversa dell'ordinanza.

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