giovedì 11 ottobre 2007

DON GALLO: "LA GIUNTA E' ISOLATA. VA SCONFITTA L'INDIFFERENZA"







"Le Piagge, si dice, sono la periferia delle periferie, ma chi è isolato, qui a Firenze, è la giunta comunale": parole di don Andrea Gallo, animatore a Genova della Comunità di San Benedetto al Porto, crocevia di tutti i disagi e di tutte le emarginazione. Don Gallo si riferisce all'ordinanza sui lavavetri: "A un certo punto, quest'estate, pareva che i lavavetri fossero il problema dei problemi. Ma com'è possibile? Ma cosa vogliono farci credere?".

Don Gallo, con Alessandro Santoro, ha presentato il bel libro di Francesca Manuelli "Le Piagge. Storia di un quartiere senza storia", alla presenza di un pubblico numeroso e dei due digiunatori odierni, Giulia e Simone, accolti con simpatia da Cinzia, responsbaile per la Feltrinelli degli incontri con gli autori. Nessuno qui ha obiettato, com'era invece avvenuto in Comune il 21 settembre scorso, che non si può partecipare all'incontro indossando die cartelli.

Don Gallo ha affrontato una grande quantità di temi, dall'antifascismo alla necessità di rifiutare in toto il neoliberismo, dalla "spaventosa requisitoria" del pm Andrea Canciani al processo contro 25 persone accusate di devastazione e saccheggio per i fatti del G8 di genova del 2001. "L'esperienza delle Piagge - ha detto Andrea Gallo - ci dimostra che un altro mondo è possibile, proprio come si diceva a Porto Alegre nel gennaio 2001. Ci sono migliaia di Piagge nel mondo. Si agisce localmente, pensando globalmente. Alle Piagge la gente ha rialzato la testa, ha puntato sulla partecipazione, così la parola democrazia ha preso sostanza. Sono arrivato qui scoraggiato, mi sono ricaricato".

Fra le altre cose don Gallo ha ricordato una conversazione avuta col cardinale Tettamanzi: "Gli dissi: quando vai in Vaticano digli di aggiungere un altro vizio capitale, ai sette canonici. L'indifferenza. Per questo abbraccio chi sta portando avanti questo digiuno a staffetta".

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