giovedì 4 ottobre 2007

ILLEGALI I POVERI O LA POVERTA'? PARADOSSO A PALAZZO VECCHIO


Siamo al quattrodicesimo giorno del digiuno a staffetta e Tiziano Cardosi, che è tornato davanti a Palazzo Vecchio per la seconda volta (era stato l'iniziatore, con Alessandro Santoro, il 21 settembre scorso), riassume così l'esperienza fatta in questo periodo: "Credo che sia importante offrire anche un messaggio nuovo. Dobbiamo dire che l'ordinanza sui lavavetri colpisce soprattutto i più deboli. Si accanisce sugli ultimi e così anche i più semplici, i fiorentini più disagiati, si sentono appagati. Ma in realtà si vuole nascondere la povertà, si vuole allontanare l'attenzione dai problemi sociali della città".

Tiziano stamani era in piazza con Mariangela e insieme hanno condiviso una mattinata ricca di incontri. In contemporanea a Palazzo Vecchio si teneva un incontro, organizzato nell'ambito dell'Onu dei popoli, che ha avuto come slogan un'idea che sta prendendo corpo negli ultimi anni negli organismi internazionale: "Dichiarare illegale la povertà". Ma è stato come assistere a un paradosso. Nello stesso palazzo che ha ospitato la conferenza, si sono prese scelte politiche che vanno nella direzione contraria. Nella versione inglese dei cartelli che indossiamo ogni giorno in piazza si può leggere proprio questo messaggio: "Rendere illegale la povertà, non i poveri".

Domani, venerdì 5 ottobre, altre due persone saranno cole al solito in Piazza della Signoria.

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