martedì 16 ottobre 2007

C'E' UNA NUOVA ORDINANZA. CAMBIA LA FORMA NON LA SOSTANZA

Il penultimo giorno (ventiseiesimo consecutivo) dello sciopero della fame a staffetta coincide con il varo di una nuova, stavolta definitiva ordinanza contro i lavavetri. Le prime sono state emanate come provvedimento 'contingibile e urgente', quindi con una data di scadenza (il 30 ottobre), quest'ultima ha invece carattere strutturale. La proposta di lavare i vetri ai semafori e' assimilata dal sindaco al lavaggio delle auto sul suolo pubblico e quindi proibita ai sensi dell'articolo 43 del Regolamento di polizia municipale. Ecco il testo dell'articolo 43, che appare quasi surreale col suo riferimento ai "finimenti" e alla "trebbiatura delle granaglie"...

«Attività proibite sul suolo pubblico
Sul suolo pubblico è proibito:

  • a) lavare, strigliare, tosare o ferrare gli animali;
  • b) lavare i veicoli, pulire i finimenti e gli utensili che si usano nelle stalle e nelle rimesse;
  • c) spaccare legna, vagliare o trebbiare granaglie;
  • d) compiere atti di pulizia personale o altri atti che possano offendere la decenza pubblica;
  • e) soddisfare alle naturali occorrenze, fuori dei luoghi a ciò destinati;
  • f) eseguire giuochi di qualsiasi genere».
Cambia dunque la sostanza, con la scomparsa di ogni riferimento al codice penale, come suggerito dal procuratore della Repubblica Ubaldo Nannucci. Resta la sostanza, e cioe' un'amministrazione pubblica che definisce 'emergenza per l'ordine pubblico e la sicurezza' la presenza di una cinquantina di 'lavavetri' ad alcuni semafori cittadini. Si continua a respingere l'idea che abbiamo a che fare con persone che cercano di vivere la propria vita, di cavarsela in qualche modo in un ambiente difficile, come hanno fatto - fra l'altro - in passato milioni e milioni di italiani in tutto il mondo. Ma non c'e' memoria.

Il sindaco non ha dunque accettato un confronto aperto, ne' col consiglio comunale (completato ignorato nella fase di preparazione della terza ordinanza), ne' con la cittadinanza e tanto meno con gli animatori del digiuno a staffetta.

Gabriella Paolucci e Myriam Verdi, stamani in piazza con i noti cartelloni, riferiscono solo che Leonardo Domenici, nell'entrare di gran carriera in Palazzo Vecchio, ha detto una frase come: "Ma non sapete che non c'e' piu' quell'ordinanza?" Un po' poco come relazione fra cittadini e poteri pubblici...

Stasera a Lucca, alla sede Cgil di via Fillungo 74, e' in programma un'assemblea pubblica sulle ordinanze fiorentine e sul passaggio di testimone fra Firenze e Lucca. Domani, dalle 19 in poi, la festa in piazza Signoria e la notte all'addiaccio davanti a Palazzo Vecchio.

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